PROGRAMMAZIONE RAFFORZATA
Discovery Italia, la tv che crea lavoro

Da Milano, 12 canali tematici che sono diventati il terzo gruppo italiano. Ci sono 200 persone attualmente che creano e adattano format dall'estero. Ma la sfida (vinta) è la produzione locale. In arrivo la pasticceria della Parodi e il torneo di Rugby.

«Eravamo in 20 non più di 3 anni fa e oggi siamo arrivati a quota 200». Difende i risultati eclatanti della sua televisione, Marinella Soldi, ad di Discovery Italia, il gruppo televisivo con in portfolio 12 canali (divisi equamente tra digitale terrestre gratuito e pay tv) che da Milano ha raggiunto le case di tutti gli italiani tentando di innovare nel panorama statico del piccolo schermo nostrano.

I NUMERI – Sono numeri che fanno scalpore specialmente in un momento di crisi generalizzata, specie nei media, e che fanno di Discovery il terzo broadcaster italiano dopo Rai e Mediaset. Come si è arrivati a questo punto? «La nostra visione e i nostri valori sono gli ingredienti del nostro successo, che ci porta a essere il terzo mercato mondiale per Discovery – dice l’ad – anche perché il rischio di sperimentare ci ha premiati. Con il canale Giallo parte da dicembre anche una programmazione fatta non solo di fiction col crimine, ma daremo spazio al sentimento, alle emozioni sempre con il mistero e l’investigazione come denominatori comuni».

Giallo è la sorpresa dell’ultimo anno: ha raggiunto il punto pieno di share, che per una tv non generalista è un bel successo. La media dei canali Discovery è il 5% giornaliero, con D Max che ha una tematica più vicina allo spettatore maschio. Proprio su D Max ( canale 52 del digitale terrestre) parte in esclusiva il Rugby 6 Nazioni, che è l’evento sportivo più importante del rugby a livello mondiale. A febbraio i campioni delle sei nazionali si affronteranno in diretta sul canale che manderà tutte le partite con approfondimenti e interviste. Partiranno anche delle monografie degli eroi italiani del rugby e una nuova produzione originale con Chef Rubio, famoso rugbista. In più, anche un reality-social L’Immischiato Speciale che attraverso un casting selezionerà il primo Social tv reporter che seguirà e commenterà le partite e la trasferte della nazionale.

INTERNET – Alla base del successo di Discovery c’è anche ovviamente l’interazione dei fan dei programmi che in numeri aggregati arriva a 1,5 milioni di contatti su Facebook. È attraverso questi suggerimenti che arrivano dalla Rete che le tv tematiche con sede a Milano si orientano sui gusti di tutti gli spettatori italiani. Real Time, ad esempio, il canale “faro” del gruppo è pronto a lanciare altri programmi Factual (che è a metà tra il reality e il documentario) con il famoso wedding planner Enzo Miccio, dal 2014 a caccia di feste da organizzare in giro per la penisola. Poi, per la regia di Raffaele Brunetti, arriverà anche Il boss delle Cerimonie, un esperimento davvero inedito sulla preparazione dei matrimoni all’italiana. E chi più dei napoletani può insegnare qualcosa in questo campo. Per questo dalla Sonrisa di Sant’Antonio Abate, la celebre location di cerimonie sontuose alla partenopea, verrà mandato in onda un programma che svelerà un mondo per alcuni ancora sconosciuto.

ITALIANI – Non c’è bisogno quindi di andare all’estero per cercare format e programmi da doppiare e dare in pasto agli italiani. Anzi, con il nuovo anno tutta la programmazione di Discovery vedrà impegnate pià produzioni locali, il che giustifica anche il massiccio utilizzo di risorse interne che ha portato alla crescita della squadra. Da domani parte su Real Time, Bake Off Italia – Dolci in Forno , un adattamento di un factual sulla pasticceria che è stato campione d’ascolti in Inghilterra. A condurlo Benedetta Parodi, al su terzo transito televisivo, dopo Mediaset e La7. «In Italia mancava ancora un programma sulla pasticceria – commenta la giornalista – che è l’unica scienza esatta della cucina. Con nove concorrenti ci siamo rinchiusi a villa Arconati di Bollate ed è stato come vivere in una spa. Ci siamo divertiti e rilassati e questo si vedrà nelle puntate». Certo con i problemi che passano oggi, “la glassa è troppo spessa” (la frase che si sente nel trailer del programma pronunciata dall’immancabile giudice) può sembrare un’esagerazione. Ma il factual aiuta a distrarsi e vuole anche dare la possibilità di imparare qualcosa. Ed è questa l’alternativa alla tv generalista che oggi rende sempre di più.

28/11/2013
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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