Il pittore sopra Vitebsk che dipinge lo spazzino, il barbiere, il poeta, gli innamorati.
Al Palazzo Reale di Milano per la mostra di Marc Chagall

Il lavoro dipinto da Marc Chagall, il pittore legato al doppio filone russo-ebraico, amante delle favole, che immortala incantevoli scene della vita umana, un'opera fra tutte: "Il bagno della bambina".

Mai forse come in questa mostra, se si vedono le opere di Chagall vien voglia di leggere la sua biografia, o viceversa se si conosce la biografia di Moishe Segal, sembrano opere di illustrazione con precisi fatti che si aggirano spesso intorno al 1914 (e continuano molti decenni dopo), come lo Schizzo per il “Giorno di festa” opera poi realizzata nel 1924 (Rabbino con cedro).

I luoghi, i suoi credi e la sua Bella. Marc Chagall nasce in una famiglia di cultura e religione ebraica, a Vitebsk, un passaggio indelebile nell’arte del pittore.

Penso a opere come: Sopra Vitebsk. L’uomo gallo sopra Vitebsk. Nudo sopra Vitebsk.

O alla raffigurazione del mondo ebraico con L’ebreo errante, L’ebreo in rosa.

Ma c’è una chiave tra tutte che mi ha subito attirato l’attenzione. Vi cito altri titoli abbastanza vicini l’un l’altro anche nella mostra al Palazzo Reale di Milano in cui sono esposti con gran richiamo di pubblico.

Lo spazzino, del 1925, Il macello, Il barbiere, e potremmo continuare anche nel mondo dei lavori meno manuali arrivando a Il poeta disteso e a David con il mandolino. O entrare nel Negozio di Vitebsk.

Lo statuto dei lavori. Sembra. Detto in un linguaggio caro ai lettori di Job. Ovviamente in modo poetico, artistico, persino scenografico. Del resto alcuni suoi lavori sono stati nel mondo del teatro e penso a Bozzetti di scenografia per “Il compagno Khlestakov”.

L’opera che più di tutti potrebbe conquistare lo sguardo dell’uomo moderno è l’intramontabile Coppia sopra Sant-Paul o il quadro del 1951 Il mondo rosso e nero.

Quasi come nell’opera letteraria il cui protagonista è il giovane Julien, l’opera di March Chagall si tinge dei colori parigini. Blu bianco rosso. Molto bello è del resto Buongiorno Parigi.

“La passeggiata” è incantevole, altro nome di un quadro del nostro pittore, vicino a Gli amanti in blu e al frutto sensuale delle fragole, dipinte in un contesto familiare tranquillo, probabilmente quello in cui vive “Lisa alla finestra”, “Lisa col mandolino”, “Mio padre e la nonna”. Il contesto degli affetti è assolutamente ritratto nelle opere di Chagall. Si può trovare “La nascita”, con “La madre”, “Il Compleanno” del 1915, “La sorella dell’artista Maryasinka”, “Gli amanti sulla panchina”, “L’autoritratto di profilo” in cui l’autore ha dei fiori in mano. Così come “Bella di profilo” del 1916. Un’altra sezione della mostra è dedicata alla passione per le favole che ha magistralmente desiderato dipingere.

Chagall nei suoi lavori si ispirava alla vita popolare della Russia europea e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura ebraica uno fra tutti “L’ossessione”.

I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia, forse il suo stile e personaggi ritratti sopra la città sono il segno più distintivo di evasione dagli episodi storici dei primi decenni del secolo scorso.

Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985

Mostra: fino al 1° febbraio 2015 a Palazzo Reale di Milano

24/09/2014
Benedetta Cosmi
Twitter Facebook