In una cavalcata lunga mezzo secolo si possono ammirare fino al 4 ottobre, capolavori di artisti contemporanei, molti ancora in vita, dagli stili diversi e provenienti da tutto il mondo. La mostra, curata da Francesco Bonami, fa parte del cartellone di ExpoinCittà, il progetto di Comune di Milano e Camera di Commercio di Milano che riunisce ad oggi nel suo palinsesto più di 30 mila appuntamenti durante il semestre dell’Esposizione Universale e che permette di conoscere in tempo reale, giorno per giorno, cosa avviene in città attraverso la app, il sito web, i social network, e il blog in 6 lingue.
LE OPERE – Dagli anni ‘60 ad oggi sono presenti nelle sale della GAM 91 artisti internazionali fra cui John Armleder, John Baldessari, Jean-Michel Basquiat, Max Bill, Michaël Borremans, Alice Channer, Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Günther Förg, Gilbert& George, Katharina Grosse, Andreas Gursky, Damien Hirst, Alex Katz, Bharti Kher, Gerhard Richter, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, per citare alcuni nomi.
Molta pittura, fotografia e patchwork equamente rappresentati, la mostra si sviluppa in 8 sale con le pareti coperte da fotografie che riproducono le stesse come sono quando ospitano la collezione permanente del museo. Un allestimento carico ma unico (a cura di Reggiani Illuminazioni), che crea un ambiente non certo minimal, ma molto suggestivo. Da non perdere uno dei capolavori di Basquiat, uno degli esponenti più importanti della New York artistica degli anni 80, e la grande tela “spot”di Damien Hirst, l'artista britannico molto controverso, che qui è presente con un quadro della sua prima produzione. Di Spot Hirst ha realizzato 13 serie diverse, prima di dedicarsi alla violenta comunicazione degli animali imbalsamati ed esposti in formaldeide che lo hanno reso celebre nel mondo.
