COMITATO UNICO DI GARANZIA
Cug, il Comune fa da solo e i sindacati se ne vanno

Il Comitato paritetico  dovrebbe contribuire a prevenire ogni forma di disagio lavorativo, e in questi anni ha fatto molte proposte,  ma  la Giunta Pisapia non ne tiene conto. Per questo i rappresentati sindacali si sono dimessi.

Le Pubbliche Amministrazioni per promuovere le pari opportunità e prevenire i disagi lavorativi quali atti di violenza, sopprusi, discriminazioni di ogni tipo e mobbing, hanno a disposizione istituzioni paritetiche denominate CUG, Comitati Unici di Granzia. Si tratta di organismi composti a pari titolo da componenti designati dalle amministrazioni pubbliche statali, comunali, sanitarie, ministeriali previsti dall' art. 21, legge 4 novembre 2010, n. 183, la famosa Legge Brunetta.

La normativa assegna al CUG:

· un ruolo propositivo in merito ai Piani di Azioni Positive e alle politiche di conciliazione  vita lavoro, alle azioni  volte al benessere lavorativo, al codice etico e ad indagini sul clima organizzativo

· un ruolo consultivo in merito a formazione e valutazione del Personale, riorganizzazione dell’ Amministrazione e orario di lavoro e contrattazione integrativa

· un ruolo di verifica sulle azioni positive e sulle azioni di contrasto al mobbing,alle discriminazioni e  alle violenze nei luoghi di lavoro, alla promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo.

Dal 2012 al 2014, il CUG ha elaborato e presentato al Comune di Milano : il Piano triennale delle Azioni Positive, la proposta di sportello di ascolto dei dipendenti, la proposta di interventi sul benessere organizzativo e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro compresa la flessibilità oraria ed il progetto del sito in intranet del Comitato.

A fronte di questo lavoro, il CUG milanese non ha avuto alcun  supporto da parte di Palazzo Marino che ha proceduto autonomamente ai Piani delle Azioni Positive, non fornendo  a tutt'oggi  alcuna risposta rispetto ai progetti presentati dal CUG.

Mentre rimane completamente disattesa da parte dell'amministrazione comunale  l'applicazione della normativa relativa alle competenze dello stesso organismo, i problemi più volte segnalati riguardano:

-       mancata pariteticità numerica dei componenti (CUG  è formato da 14 persone), quelli di nomina Amministrazione sono 7 a fronte di 6 designati dai sindacati, a causa di rinuncia di una sigla sindacale e mancata riassegnazione  delle componenti designate  all’amministrazione ;

-       conflitto di interessi nella figura dell’attuale presidente del CUG che riveste il ruolo di avvocato comunale in materia di diritto del lavoro (difende il Comune nelle vertenze contro i dipendenti) invece dovrebbe essere una figura “super partes” in un contesto di pariteticità;

-       mancato riconoscimento del ruolo del CUG e sostegno alle attività ed ai progetti

A nulla sono valse le continue segnalazioni delle inadempienze dell'amministrazione, le richieste di maggior coinvolgimento dei servizi comunali preposti alla gestione del personale per poter condividere percorsi di tutela del benessere e avviare  azioni di contrato dei disagi nei luoghi di lavoro.

I rappresentanti dei sindacati CISL, UIL, CSA, USB, Dicap, presenti nel CUG sono stati pertanto costretti a  sospendere la propria presenzaall'interno dello stesso organismo in quanto, visto il reiterato disinteresse dell'amminstrazione comunale alle attività deglio Organismi paritetici che si occupano  di condizioni di alvoro,  ritengono che non esistano più le condizioni e i presupposti per lo svolgimento della propria attività  in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Milano.

27/11/2015
Nadia Bertin
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