SOCIAL NETWORK
Quando la Rete diventa mortale

Ester Balconi del Coordinamento Donne: “Il nostro sindacato ha avviato dei corsi per un utilizzo sicuro e responsabile di internet”

Prima il caso di Tiziana, la ragazza napoletana, suicidatasi qualche giorno fa, dopo che un suo video hard finito in rete era ormai diventato virale e poi, quello, non meno grave, di uno stupro filmato e anche in questa circostanza, finito sui social per mano di quelle che avrebbero dovuto essere ‘amiche’ della vittima.

Ma cosa sta succedendo? Possibile che ormai la rete sia diventata a tutti gli effetti il luogo adatto dove consumare la così detta violenza di genere? Se lo domanda, dandosi una risposta affermativa, Ester Balconi del Coordinamento Cisl Donne Milano Metropoli.

“Ormai è questa la vera gogna mediatica – spiega – ma ciò che più preoccupa è l’incoscienza con la quale si compiono certi gesti. Oggi mettere un filmato sulla rete è come andare a metterlo in piazza del Duomo. Le ricadute per la persona, voglio dire, sono quanto mai concrete, eppure avviene sempre con maggiore frequenza”.

Mancanza di educazione, irresponsabilità, ma anche soprattutto, mancanza di solidarietà. E’ questo l’altro elemento che stupisce di queste vicende. “Già perché – riprende l’esponente cislina – sono state proprio altre donne a postare sui social questi filmati. Quasi a voler marchiare con l’infamia perenne una persona del proprio sesso. Pazzesco”.

La riflessione della Balconi, in ultima analisi, finisce per approdare al messaggio delle lotte femministe, evidentemente non compreso.

E’ qui che il giudizio della rappresentante del Coordinamento Donne di Via Tadino si fa severo: “Spiace constatare che è passato un messaggio di libertà, ma nel quale l’idea di bellezza fisica è ancora l’unico associato alla donna. Ma allora viene quasi a legittimarsi il fatto di utilizzare il proprio corpo per far carriera…”.

Questo lo ‘stato dell’arte’ di un contesto assai complesso.

Ma che si può fare per cambiare le cose? “Intanto – riflette Balconi – sarebbe auspicabile che chi accede alla rete, dopo aver creato un profilo personale, debba sottostare ad una sorta di decalogo. Ci dovrebbero essere delle regole di comportamento per uscire da questo autentico ‘Far West’mediatico”.

Dal canto suo, il Coordinamento Donne di Milano Metropoli è impegnato da tempo per un utilizzo sicuro e consapevole del web e dei social network.

“Da quando il nostro Sindacato – conclude Balconi – ha iniziato ad usare i ‘social’ abbiamo promosso  corsi sia a livello milanese, sia per tutti i delegati della nostra regione, la riteniamo una precondizione indispensabile”.

06/10/2016
Fabrizio Valenti - fabrizio.valenti@tin.it
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