INTERVISTA
Luca Madonia e la primavera che si aspetta

La Monotonia dei Giorni è un disco che ospita riflessioni e speranze sulla vita odierna. Da Catania all'Italia intera, il cantautore si fa portavoce di un'analisi affascinante sulla nostra condizione.

Ballano un appassionato tango i protagonisti del video de La Monotonia dei Giorni ( https://www.youtube.com/watch?v=WZJtlYSLS7Y ) la nuova canzone di Luca Madonia, il fondatore della formazione storica Denovo negli anni Ottanta. Una danza evocativa che accompagna sonorità da ambientazioni raffinate e semplici al tempo stesso, un po' il marchio di fabbrica del cantautore. È da tempo che Madonia è un apprezzato artista solista e il nuovo disco che ci ha presentato, dall’omonimo titolo, è una conferma del suo saper comporre storie sempre in accordo con i tempi che viviamo. «La nostra vita è scandita da ritmi sempre uguali – dice a proposito del titolo - e da questa monotonia possono scaturire appiattimento e rassegnazione. Volevo prendere consapevolezza del fatto che siamo noi a doverci costruire un vero destino e a non doverci far sopraffare dal quotidiano. Un discorso che vale per la mia città, che è esplosa e retrocessa molte volte. Catania è il posto che mi ha visto nascere artisticamente ed è sempre in attesa di una primavera che tarda sempre ad arrivare».

Madonia è ormai entrato nella storia del rock italiano anche in seguito a due passaggi della sua carriera che lo hanno consegnato nel regno ristretto dei cantautori che hanno influenzato una o più generazioni di musicisti. Ne è un ricordo indelebile il disco L’Alieno al Sanremo del 2011, che lo ha visto duettare ne “Il vento dell’addio”, portata sul palco del Festival di Sanremo insieme a Franco Battiato durante la serata dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Ma oggi il musicista dice di non sentirsi un capostipite degli indie italiani: «Col tempo ho avuto la consapevolezza che forse il mio lavoro ha ispirato altri musicisti e ciò mi fa sicuramente piacere. Questo perché analizzo soprattutto il malessere esistenziale, indagando sui sentimenti…è ovvio che la visione che ho adesso del mondo è diversa da quella che avevo a vent'anni! L’età ti porta ad essere più analitico e consapevole, la giovinezza invece ti fa sognare e sperare di più».

Nel nuovo disco ci sono anche due voci al femminile: Donatella Finocchiaro nel brano “Mi solleverai” e Carmen Consoli (con cui sta affrontando un tour nei palasport da artista di spalla) nel brano “La mia condizione”. Come si riesce a comporre ancora dopo tanto tempo canzoni che parlano in maniera rinnovata della condizione umana? «Soffermandomi, come diceva Gaber, sui piccoli spostamenti del cuore», dice sicuro.

11/05/2015
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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