ESCE "DONDE"
Diego Moreno: il Papa è il rivoluzionario del nostro tempo

Il cantautore argentino ha scritto un brano sugli interrogativi di oggi. "L'Italia e l'Argentina sono molto vicine".

Di musica e parole si è sempre cibato Diego Moreno, cantautore argentino nato negli anni 90 con il duo Tawa e conosciuto in Italia per aver collaborato con Fred Bongusto. Ma oggi torna nel nostro Paese con un disco che si chiama “Donde” ( https://www.youtube.com/watch?v=rYVFvoqwe88 ) ed è subito corsa a capire cosa voglia dire con quel “Dove”, visto che la domanda è rafforzata da un sentimento di comunanza tra le sue origini sudamericane e la nostra cultura popolare. Che davvero si chiede dove stiamo andando.

Come mai hai scritto una canzone che è una domanda?

Perché stavo lavorando a un progetto musicale sulla figura di Che Guevara e mi sono posto delle domande. Ho utilizzato anche dei fraseggi di Bella Ciao nel pezzo, perché al di là del significato politico, quella è una canzone che mi piace molto. Volevo mettere in risalto lo smarrimento con quel “dove”. Ma anche suggerire che ognuno trova le risposte come può.

Hai lavorato molto sulla musica napoletana, che legame c'è con l'Argentina?

Non è limitato al sud Italia. L'italianità che respiriamo a casa va da Merano a Messina, ci sono dei friulani che hanno fondato un'intera città, Resistencia, figurati. Ho iniziato lavorando a un progetto di poesie di Massimo Troisi e ho finito per riarrangiare un grande repertorio classico napoletano per orchestra.

Per un argentino come si vive artisticamente l'Italia?

Ho fatto sette dischi per il mercato italiano e ora che c'è anche il Santo padre che ci accomuna, credo di sentirmi ancora più vicino a voi. Lui è davvero il rivoluzionario di questi tempi e mi fa molto piacere che questo ruolo sia svolto da un argentino.

Non avrei immaginato di sentirti dire questo, visto i riferimenti alla tradizione di “sinistra” nella tua musica.

Il riferimento non è questione di bandiera politica, non faccio il mio lavoro da un lato ad un altro, mi pongo domande come cittadino, nomino alcune cose. Se qualcuno storce il naso mi dispiace, credo di essere libero e la libertà è alla base della canzone.

16/12/2015
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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