NOSTRA SCOPERTA
Luca Fucci rivela “ferite nascoste” nella musica elettronica

Hidden Scars è un disco strumentale avvincente. Parte dal piano e raggiunge sintesi robotiche.

Luca Fucci è un artista toscano che da anni milita in formazioni elettroniche di avanguardia. Da pochi mesi è uscito il suo disco Hidden Scars, “cicatrici nascoste” che è ha il pregio di farci attraversare l’ascolto di un disco strumentale con leggerezza e intensità a sorpresa. Abbiamo chiesto a Luca cosa ci fosse dietro questa creazione così particolare nel panorama musicale italiano.

Come ti è venuto in mente il titolo e perché hidden, nascoste?

La scelta del titolo è stata molto naturale una volta che ho deciso la tracklist e sequenza definitiva del disco. Tutto il lavoro è un viaggio interiore, intimo attraverso stati d'animo, ricordi e particolari momenti, che sfiora e accarezza vere e proprie cicatrici dell'animo. La musica è servita a portarle alla luce e fotografarle.

In che fase è la musica elettronica in Italia secondo te? E tu ti senti parte di un movimento o segui solo il tuo percorso?

Sembrerà impossibile o presuntuoso, ma non c'è niente che catturi in modo particolare la mia attenzione all'interno della scena della musica elettronica italiana. In effetti non credo di poter dire di sentirmi parte di un particolare movimento... con questo lavoro solista ho voluto assecondare quello che sentivo di aver da dire, libero da stili o stereotipi musicali. Come dicevo poco fa, questo disco solista é nato dalla esigenza di esprimere una parte di me rimasta profondamente celata fino ad ora.

Puoi spiegare al lettore la differenza tra comporre per un disco strumentale e uno cantato?

La Musica ha lo scopo di trasmettere emozioni, sensazioni, immagini, di catapultarti e farti assaporare luoghi in cui mai sei stato. In un disco cantato la voce è lo strumento aggiunto che ha il doppio compito di trasmettere tutte queste cose sia tramite il proprio suono che tramite le parole. Mancando i testi, in un disco strumentale, tutto è demandato ai suoni, alle dinamiche, alla tensione evocativa e alla evoluzione delle atmosfere sia all'interno di ogni singolo brano, che lungo tutta la durata del disco.

29/02/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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