IL 7 APRILE
I toscani "matti" suonano al Serraglio di Milano

I Matti delle Giuncaie hanno suonato in ogni tipo di struttura o luogo. Sono circa quattrocento concerti in sei anni tra live club italiani, tedeschi, francesi, e canadesi. Arrivano a Milano con l'album “Noi non siamo stanchi”.

Si chiama Noi Non Siamo Stanchi il disco dei Matti delle Giuncaie, il gruppo di musicisti nati sulle sponde del “padule” – come amano dire in maremmano – i Matti. Sono un gruppo giovane ma già di riferimento per il folk rock italiano, visto che la loro musica fonde un'ipnotica chitarra classica, un ispirato mandolino, una chitarra acustica rock piena zeppa di rumori e un'incredibile batteria a motore. Lapo Marliani, Francesco Ceri, Andrea Gozzi e Mirko Rosi sono i suoni e le voci della band regina dell’Hard-Folk.

Ai testi preferiscono le piccole frasi, da urlare al cielo – come se avessero la forza di messaggi universali – legate spesso alla propria terra: la maremma toscana. Capitano così ricordi che sanno di antico di quella terra ove veniva coltivata la Canapa Sativa e soffia lo scirocco (Il Bagno nella Canapa) oppure beffe agli amici per il troppo bere (Tomma).

I Matti delle Giuncaie hanno suonato in ogni tipo di struttura o luogo. Sono circa quattrocento concerti in sei anni tra live club italiani, tedeschi, francesi, e canadesi, pinete sul mare, centri sociali, paesini sperduti, con i Gogol Bordello, con la Bandabardò, al Sacro Cuore a Parigi, con Simone Cristicchi e il coro dei minatori di Santa Fiora, con i Modena City Ramblers, con Moni Ovadia e in tanti altri posti e tanti altri artisti.

Il loro nuovo album di quattordici brani in parte strumentali – come da tradizione del gruppo – e in parte cantati vedono anche la penna di Eugenio Bennato (Gioco di onde), Enrico “Erriquez” Greppi della Bandabardò (Tango Orango) e Michele Lombardi degli Scaramouche (Maremma Africa), autori dei testi dei tre brani.

Il disco prende vita e forma all'interno di un antico podere nella campagna maremmana, trasformato per l'occasione in uno studio di registrazione da Davide Fatemi (Perfect10). Luoghi del cuore e dell'anima, dove le origini e il mondo attorno si mescolano e si intrecciano fortemente. Evoluzioni, viaggi presunti e reali, ritmi reinterpretati e fatti propri. Un album che più che mai vuole essere “un abbraccio al mondo” ed alla sua diversità e bellezza. Ci troviamo così dall’altra parte dell’oceano con Que bel Québec (featuring i canadesi Marco Calliari, Frédéric Péloquin e Julie Houle), in Sassonia con Uz Ti Sceglie (featuring il gruppo tedesco dei 17 Hippies), in Svezia con la Rapsodia Svedese, liberamente ispirata ad una canzone del compositore Carl Michael Bellman (1740 – 1795), a Berlino con Shawarma (featuring la marching balkan band Zastava Orkestar), a Genova con Un Matto di Fabrizio de Andrè, e più imprecisatamente in mezzo al mare, solo apparentemente persi con Gioco di Onde scritto da Eugenio Bennato, che vede la partecipazione straordinaria anche di Candida Nieri, premio UBU come migliore attrice del 2013.

Le date del tour 2016

27/02 Sonar, Colle Val D'Elsa (SI) – data di anteprima

05/03 Carneval Profano, Avenza (MC)

17/03 Arsenale, Verona

18/03 Randal, Sestri Levante

25/03 Faq, Grosseto

26/03 Flog, Firenze

01/04 Portrait, La Spezia

02/04 Officine Corsare, Torino

06/04 Freakout, Bologna

07/04 Serraglio, Milano

04/04/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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