SALUTE&SICUREZZA
EDITORIALE

Gerla: "La sicurezza non sia mai al risparmio"

L'editoriale del segretario della Cisl, Carlo Gerla, sulle colonne de "Il Giorno". Il numero degli infortuni sul lavoro nel milanese resta stabile, ma preoccupante. 

Il numero degli infortuni sul lavoro nel milanese resta stabile, ma preoccupante. Nel 2016 quelli denunciati all’Inail sono stati 38.480 (+0,16% rispetto al 2015), mentre calano da 45 a 31 i casi mortali. Il settore più coinvolto è il terziario (35,2%). Il 76,4% degli incidenti avviene nei luoghi di lavoro, il resto in itinere. Tre su 5 riguardano gli uomini, ma sono in aumento i casi che coinvolgono le donne (+ 123 rispetto al 2015). La fascia più “a rischio” è quella tra i 40 e i 44 anni. L’80,3% delle denunce è relativa a lavoratori italiani (ma crescono sensibilmente quelle presentate da stranieri).

Questi numeri ci dicono che investire in sicurezza è fondamentale. Chi ama il lavoro lo mette al sicuro. Bisogna essere intransigenti: servono più prevenzione e formazione, più cultura, più rispetto nell’applicazione delle norme contrattuali, più controlli nell’assegnazione degli appalti, più vigilanza. Le aziende devono capire che non si può risparmiare sulla salute dei lavoratori. Non è  un costo da tagliare. Nel milanese, come evidenzia un’elaborazione del Dipartimento salute e sicurezza della Cisl, si verifica circa il 33% degli infortuni registrati in Lombardia (oltre 116mila).

Un dato che si presta a una doppia lettura: in termini assoluti è il valore più alto fra le provincie, tuttavia bisogna considerare che qui si concentra oltre il 40% della forza lavoro regionale. Il problema non è solo di carattere sindacale, ma anche culturale, istituzionale e sociale. A livello locale, con le imprese e le istituzioni, in questi anni abbiamo firmato protocolli e accordi che hanno dato buoni risultati. Un esempio su tutti riguarda Expo 2015: un enorme cantiere, con migliaia di lavoratori, che si è chiuso senza incidenti mortali o invalidanti. Bisogna proseguire nell’impegno, perché non è mai abbastanza quello che si fa in questo campo.

Rimane, infatti, inaccettabile che nel 2017 vi siano delle persone che escono la mattina per andare al lavoro e non riescano a tornare a casa la sera, o si feriscano gravemente. Ricordo il monito di papa Francesco: <<Bisogna costruire un modello di sviluppo che tenga conto della dignità umana>>. La tutela della salute dei lavoratori è parte fondamentale di questo modello.

Carlo Gerla
Segretario Cisl Milano Metropoli

27/02/2017