.
Giovedì 15 maggio, ore 8, presidio del Sicet in via Padova 76. Mancano risposte dalle istituzioni, a partire dal Comune.
Alma (il nome è di fantasia) ha due figli di cinque e sei anni che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria del quartiere. Vive da più di 10 anni nell’alloggio che il padre dei figli ha affittato dal proprietario, che però non ha mai registrato il contratto pur continuando a ricevere i pagamenti.
Quando il proprietario ha venduto la casa a un’immobiliare quest’ultima ha intentato una causa per liberare l’alloggio considerando “occupante” la famiglia.
L’assenza di un contratto registrato ha impedito ad Alma di ottenere la residenza anagrafica in quest’alloggio, pur avendo le utenze di luce e gas intestate.
Siamo di fronte all’ennesima espulsione di una famiglia povera che non riesce a sopportare i prezzi degli affitti privati in città. Alma e i suoi bambini sono tre volte vittime:
• Del mercato degli affitti in nero
• Delle normative restrittive sulla residenza anagrafica
• Delle mancate risposte del Comune di Milano all’emergenza abitativa
Il nucleo ha presentato la richiesta di assegnazione di un alloggio popolare e di un alloggio temporaneo, ma ma non è stato contattato dagli uffici del Comune.
Un’altra palese dimostrazione di come il gravissimo problema dell’emergenza abitativa in città non venga affrontato con strumenti e soluzioni efficaci, per evitare che i nuclei famigliari finiscano sulla strada, senza nessuna soluzione alternativa stabile.
Nel frattempo, invece, ALER e Comune di Milano continuano il processo di cosiddetta valorizzazione con assegnazioni a canoni concordati, sottraendo decine e decine di alloggi pubblici dall’offerta abitativa a canone sociale.
SERVE UN’ALTRA POLITICA DELLA CASA CHE PREVEDA L’AUMENTO DELL’OFFERTA PUBBLICA DI ALLOGGI SIA SUL PIANO ORDINARIO, SIA SU QUELLO DELL’EMERGENZA ABITATIVA. BISOGNA MODIFICARE LE NORMATIVE SULLA RESIDENZA, COME STIAMO CHIEDENDO INSIEME AD ALTRE 100 ASSOCIAZIONI CON LA CAMPAGNA “SEI LA MIA CITTÀ”.
Il SICET e Abitare in via Padova indicono un presidio
GIOVEDÌ 15 MAGGIO, DALLE ORE 8, IN VIA PADOVA 76
per evitare l’ennesimo sfratto di una famiglia e per chiedere al Comune soluzioni concrete per l’emergenza abitativa.