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ATTUALITÀ
EMERGENZA ABITATIVA

Case Pio Albergo Trivulzio: firmato accordo con Invimit sul rinnovo dei contratti di affitto

Tutelati gli inquilini degli stabili conferiti a Invimit, ora tocca al Pat avviare le trattative sul resto del patrimonio.

Questa mattina presso la sede di Invimit a Milano, i sindacati inquilini, Sunia, Sicet e Unione Inquilini, hanno firmato con la SGR, partecipata dal MEF, l’accordo sul rinnovo dei contratti di affitto per inquilini degli stabili conferiti a questo fondo dal Pio Albergo Trivulzio.

L’accordo riguarda i nove stabili conferiti a novembre 2024, otto dei quali ubicati in zone molto centrali di Milano.

In particolare gli stabili sono ubicati in piazza del Carmine 1, piazza Mirabello 1, piazza Mirabello 5, via della Moscova 25, via Montebello 7/via San Marco 20, via Curtatone 14/ via Orti 29, C.so P.ta Romana 116/116 a, via Petrarca 2, via Poma 48.

Si tratta di un accordo importante che:

  • permette a tutti gli inquilini residenziali di rinnovare il proprio contratto di locazione;
  • estende l’utilizzo del canone concordato a tutto il patrimonio abitativo, con contratti della durata di sei anni più due, individua dei valori base degli affitti rapportati non solo alla zona, ma anche allo stato manutentivo degli immobili;
  • vengono applicati abbattimenti progressivi sul canone fino al 35% di sconto per i nuclei familiari con redditi ISEE inferiori a 35.000 euro;
  • stabilisce ulteriori tutele per anziani e invalidi sia rispetto alla durata contrattuale che nelle fasce di abbattimento degli affitti;
  • impegna INVIMIT a piani di manutenzione negli stabili, da condividere con tempi certi con i sindacati inquilini;
  • impegna la proprietà a non utilizzare il patrimonio conferito dal PAT per affitti brevi, come invece ha fatto il PAT negli ultimi anni;
  • introduce per la prima volta in un accordo integrativo, con riguardo ai vecchi contratti a canone concordato, il principio per il quale il canone non deve incidere più del 30% sul reddito netto del nucleo familiare. Nel caso di superamento del rapporto, il canone avrà un aumento massimo del 20%.

I sindacati inquilini Sunia, Sicet e Unione Inquilini, così come molte istituzioni della nostra città, hanno espresso un giudizio negativo sull’operazione di conferimento del patrimonio abitativo del PAT ad un Fondo Immobiliare, seppur di natura pubblica, perplessità accresciute da come l’operazione è stata condotta dalla dirigenza PAT, senza confronto con le organizzazioni sindacali, con poca trasparenza, senza dare garanzie agli attuali Inquilini, proseguendo negli sfratti e nelle disdette dei contratti, che hanno seminato il panico tra tutti i residenti.

Le molteplici iniziative di mobilitazione degli inquilini e delle organizzazioni sindacali che hanno trovato il sostegno delle istituzioni di questa città, a partire dalla Commissione Casa del Consiglio comunale di Milano, delle forze politiche di maggioranza comunali e delle forze politiche di minoranza regionali, hanno saputo porre al centro del dibattito politico questa vicenda.

Come sindacati crediamo che le mobilitazioni siano state determinanti per il raggiungimento di unaccordo con INVIMIT, accordoche riteniamo positivo in quanto tutela non solo le condizioni di fragilità, sulle quali c’è comunque una particolare attenzione, ma tutti gli inquilini coinvolti, con l’applicazione del canone concordato a prezzi inferiori a quelli di mercato.

Riteniamo inoltre positivo che si sia aperta una costruttiva interlocuzione con INVIMIT, che proseguirà nei prossimi mesi per una completa applicazione dell’accordo oggi siglato, a partire dalla questione dell’attuazione dei piani manutentivi nei singoli stabili.

Rimane invece aperta la questione del rapporto con il Pio Albergo Trivulzio, che è ancora proprietario della maggior parte degli stabili, in particolare di quelli con caratteristiche più popolari, che sta continuando da molti mesi a rifiutare un confronto con le organizzazioni sindacali degli inquilini, a disattendere gli impegni inizialmente assunti in merito alla sospensione delle procedure di sfratto, a non fornire  informazioni ai sindacati e agli inquilini su quanto stia avvenendo nel suo patrimonio abitativo e  lasciando gli stabili in un livello inaccettabile di carenza manutentiva e inefficienza gestionale.

Chiediamo al PAT, al suo Commissario Avv. Paolo Francesco Tronca e a Regione di invertire la rotta e aprire un tavolo di trattativa con le organizzazioni sindacali, a partire dal  rinnovo dei contratti di affitto degli stabili non conferiti. Diversamente i sindacati, insieme al coordinamento dei comitati inquilini degli stabili PAT proseguiranno le loro mobilitazioni ed iniziative.

30/06/2025
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