SPECIALE CONGRESSO
EDILI

Filca - L'edilizia si riprende con il «verde»

Il rieletto segretario Francesco Bianchi: teniamo d'occhio legalità e infortuni, ma ci vuole risveglio del settore. In 4 anni persi 15mila posti. Galvagni (Cisl Milano): chiediamo sinergia con la politica. Guarda il VIDEO  e la FOTOGALLERY. SFOGLIA la relazione

Un sindacato che rappresenta un settore strategico come quello di Legnano, Magenta e Milano ovvero la porta del Nord Ovest sull’Italia, con 50 comuni e una popolazione residente di 500mila abitanti al di fuori della metropoli. La Filca Cisl, la Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini, è al suo primo congresso territoriale e riparte da alcune parola chiave: responsabilità (negli appalti), ecosostenibilità (nelle modalità di costruzione), solidarietà e identità (nella lotta sindacale).

Per il settore edile non è un momento facile. Con la crisi, nel milanese si sono persi 15mila posti di lavoro. Francesco Bianchi, riconfermato segretario generale, dice: «La situazione è critica e bisogna intervenire sul caporalato perché non siamo noi a gestire la manodopera purtroppo. E alla crisi si risponde anche con una provocazione: se non lo fanno gli altri siamo noi a voler provare a mettere assieme domanda e offerta, attraverso la formazione e riqualificazione dei laboratori e individuando quali sono i settori che hanno bisogno di manodopera».

CAMBIAMENTI – Alla base della discussione dell’affollato congresso, il ruolo del sindacato e la ristrutturazione territoriale che lo sta attraversando. «La nostra organizzazione – dice Bianchi - deve ripensare al proprio ruolo. Non solo deve tutelare i lavoratori che escono dal mercato ma anche il loro reinserimento. Se pensiamo che in 4 anni abbiamo perso 15mila lavoratori, e certamente mi riferisco solo i certificati, senza tener conto del resto che è sommerso, le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Non ci sarà nel 2013 una ripresa effettiva, gli appalti pubblici sono pochi, e sul privato pesa quel 40% di invenduto delle nuove costruzioni».

Un cambiamento concreto in attesa della ripresa potrebbe derivare dalla spinta delle energie rinnovabili, un tema che da anni interessa l’edilizia. Danilo Galvagni, segretario generale Cisl Milano, la pensa così: «Bisogna lottare per sensibilizzare tutti su un nuovo modo di costruire. È inutile dotarsi di energia pulita se poi abbiamo un patrimonio edilizio vecchio di 80 anni. Detto questo siamo consci che se pure si partisse con la ristrutturazione del patrimonio pubblico, questo non andrebbe oltre il 25% delle case attualmente abitate. Il resto è privato e per questo ci vuole una sinergia tra associazioni sindacali e istituzioni. Tra l’altro le ristrutturazioni creano anche un lavoro che qualifica la manodopera. Per questo cercheremo in tutti i modi di chiudere il cerchio, spingendo sulla produttività e risparmio energetico».

POLEMICA – Ma se si guarda all’immediato passato, a crisi cicliche si sono sommate anche cattive politiche, dicono alla Filca. «Il decreto Salva Italia – dice Bianchi – è stato una manovra da 13 miliardi di tagli e 17 miliardi di nuove tasse. Il perdurare della crisi economica si traduce nel 32% di utilizzo in meno del cemento, che significa una betoniera su tre che non si è messa in moto negli utlimi anni. Per fortuna ci sono le ristrutturazioni private .ma l’incettezza sulle tasse pesa molto». In osservanza al nuovo modus operandi che si è data, la Filca propone ricette concrete: rilancio dei progetti di riqualificazione urbana, un piano per l’housing sociale e revisione delle politiche migratorie per compensare il calo demografico dei cittadini italiani e ristabilire la domanda abitativa effettiva. «Sempre continuando a vigilare sulla legalità del lavoro e sugli infortuni - precisa Bianchi - un capitolo doloroso della nostra professione su cui ci siamo particolarmente impegnati. Una buona notizia c'è: negli appalti pubblici gli infortunati sono sempre più in calo».

Proposte che faranno rumore, anche perché ormai Filca Cisl si sta avvicinando ai 10mila iscritti, con un crescendo che dura da 4 anni (di cui 52% stranieri).

Segretario generale eletto: Francesco Bianchi

Segreteria:  Claudio della Vedova, Alem Gracic, Francesco Condorelli, Fabio Del Carro.

06/02/2013
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it