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Lanciato un fondo di solidarietà a favore dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà e un appello a Cgil e Uil per, dopo il Primo maggio unitario, varare insieme azioni concrete sugli obiettivi comuni del lavoro e del sociale.
Circa un 10% delle attività dei milanesi fuori città si concentra in zone marittime. Sono 8mila le imprese con titolare milanese in regioni con le coste più frequentate, dalla Liguria alla Puglia.
Ne fanno parte quelle persone (e famiglie) che dalla sera alla mattina si trovano in difficoltà. Basta la perdita del posto, oppure l’aumento dell’affitto o del mutuo per mettere in crisi uno stile di vita acquisito da anni. C’è uno Stato sociale tutto da ripensare. Come?
Lo hanno deciso tutti i sindacati esclusa la Cgil che invece partecipa a quello del 29 aprile sui servizi informatici. Non succedeva da 15 anni. Al centro della protesta alcuni provvedimenti sulla riorganizzazione della macchina comunale ma il malessere dei dipendenti riguarda in generale i rapporti con l'amministrazione.
I sindacati di categoia di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero per le intere giornate della festa della Liberazione e del 1° maggio. Per garantire il "diritto alla festa" di tutti i lavoratori, per contrastare la gestione arbitraria delle aziende degli orari e anche perché le aperture nelle festività non contribuiscono ad aumentare i consumi.
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