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2015
TEMPI MODERNI: IL LAVORO TRA CINEMA E LETTERATURA NELL'ETA' INDUSTRIALE
25/02/2015

XII SEMINARIO DI BIBLIOLAVORO, CON: DAVIDE FERRARIO, MARCO BENTIVOGLI,  GIUSEPPE LUPO

INTRODUCE OSVALDO DOMANESCHI, SEGRETARIO GENERALE CISL LOMBARDIA

GIOVEDI' 26 FEBBRAIO, ORE 9, SALA MARIA IMMACOLATA, UNIVERSITA' CATTOLICA, LARGO GEMELLI 1, MILANO


“Tempi moderni. Il lavoro tra cinema e letteratura nell’Italia industriale” è il tema del XII seminario storico-sindacale organizzato da BiblioLavoro, l'associazione culturale promossa dalla Cisl Lombardia, domani giovedì 26 febbraio, dalle 9 in università Cattolica (Largo Gemelli 1). A

l centro della mattinata la tavola rotonda “Quando l'industria e gli operai facevano sognare l'Italia”, con il regista Davide Ferrario, Elena Testa, ricercatrice dell'Archivio nazionale del cinema d'impresa, Marco Bentivogli, segretario generale del sindacato dei lavoratori metalmeccanici Fim Cisl.
Nel corso del seminario si parlerà anche di lavoro e letteratura con Giuseppe Lupo, docente di Letteratura italiana contemporanea. Introdurrà i lavori Osvaldo Domaneschi segretario generale della Cisl Lombardia, che da anni è impegnata per la diffusione di una nuova cultura del lavoro attraverso il linguaggio cinematografico. 

La sezione speciale “Cinema e lavoro”  creata sul suo sito Internet www.lombardia.cisl.it festeggerà a breve il dodicesimo compleanno. Nella primavera del 2003, infatti, si è partiti dagli anni ’30 per dare il via ad un percorso a tappe, attraverso schede storiche e approfondimenti sui singoli film, che via via arriverà fino ai giorni nostri.


Fiore all'occhiello della sinergia tra sindacato, mondo del lavoro e cinema è il grande successo che ogni anno riscuote il “Labour Film Festival”, la rassegna promossa dalla Cisl Lombardia con le Acli regionali e il Cinema teatro Rondinella di Sesto S. Giovanni, giunta ormai all'undicesima edizione.  Un'esperienza unica in Italia e di grande rilievo anche nel panorama  europeo, dove si contano solo altre tre rassegne analoghe.


 

IL 40% DEI LOMBARDI INDEBITATI A CAUSA DELLA CRISI. AUMENTA IL RISCHIO DI USURA
27/02/2015

«Sette anni di crisi hanno ormai eroso i risparmi delle famiglie. Ora il pericolo che finiscano nelle mani degli strozzini e che alimentino l’economia criminale dell’usura è un dramma che non può essere sottovalutato». Lo ha detto oggi il presidente della Fondazione San Bernardino e segretario generale del Fondo Famiglia Lavoro, Luciano Gualzetti, ascoltato dalla commissione consiliare antiracket del Comune di Milano.

 

Secondo i dati della Fondazione, il 10% di chi ha contratto un debito nel 2014 non è stato in grado di onorarlo. Le sofferenze bancarie sono più che raddoppiate negli ultimi 7 anni. Il 40% delle persone sovra-indebitate ha perso il lavoro o ha subito una riduzione del reddito negli ultimi anni a causa della crisi. Questi sono i dati raccolti su un campione di quasi 3mila persone dalla Fondazione San Bernardino, istituita nel 2004 dalla Conferenza episcopale lombarda per prevenire il fenomeno dell’usura sul territorio regionale.


Un quadro difficile che si inserisce in un contesto segnato da gravi sofferenze.  A livello nazionale, secondo Eurispes le famiglie che non riescono quest’anno a arrivare alla fine del mese con le proprie entrate si attestano al 47,2% (un amento di 16,4 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno). Il 62,8% delle famiglie è costretta ad usare i propri risparmi per far quadrare i conti, mentre solo un anno fa era il 51,8%, Un italiano su tre ha chiesto un prestito bancario nel corso degli ultimi tre anni che nel 7% dei casi gli è stato negato.


«La famiglie senza più patrimoni cui attingere per arrivare alla fine del mese si rivolgono ai compro oro, al gioco d’azzardo, coprono il debito con altro debito. Alla fine di questo processo c’è spesso l’usura. Cosa che rischia di trasformare una questione sociale anche in una questione criminale», ha commentato Gualzetti.


La lunga ed ininterrotta crisi economica sta prosciugando anche la casse non solo delle famiglie ma anche del Fondo Famiglia Lavoro, nonostante la grande prova di generosità dei milanesi. Gli oltre 6 milioni di euro raccolti dal gennaio 2013 sono stati tutti ridistribuiti a chi aveva bisogno di aiuto. Ma le richieste di sostegno continuano ad essere pressanti.


Una boccata di ossigeno per le casse del Fondo Famiglia Lavoro è venuta, ultimamente, dal buon esito dell’iniziativa “I regali del Cardinale”, che ha consentito nel periodo natalizio di raccogliere oltre 100mila euro.


«Questi risultati dimostrano il grande senso di solidarietà che attraversa ancora molti settori della nostra società, il mondo cattolico in particolare.  Il volontariato e la generosità stanno facendo fronte al ritardo della ripresa economica sempre annunciata ma non ancora arrivata. Noi continueremo a fare appello ai tanti cittadini che ci hanno sostenuto in questi anni. C’è bisogno ancora dell’aiuto di tutti insieme al sostegno delle istituzioni», ha concluso Gualzetti.


 

ELEZIONI RSU ALLA O.M. CARRELLI ELEVATORI DI LAINATE: VINCE LA FIM CISL
26/02/2015

Si sono svolte oggi le elezioni della rappresentanza sindacale unitaria in OM Carrelli Elevatori Spa di Lainate.

Con ben 59 voti sugli 80 complessivi, la Fim Cisl ha ottenuto tre delegati, mentre la Fiom (17 voti) si è fermata a uno.

L'ottimo risultato è frutto della sinergia e dell'impegno dei nostri candidati e attivisti, ed è l'ulteriore conferma del grande lavoro fatto dalla Fim Cisl con l'operatore Enrico Vacca. Alle iscritte ed agli iscritti, a tutti i lavoratori, va il nostro ringraziamento per averci dato fiducia. Insieme continueremo a impegnarci, col senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto e continuando a confrontarci con i lavoratori.

Ai delegati Fim Cisl eletti vanno i complimenti per l'ottimo risultato ottenuto, ed un grande in bocca al lupo!

 

Fim Cisl Milano Metropoli

 

(AGIELLE) - Agricoltura: Respinto ricorso pro Ogm
06/02/2015

(AGIELLE) - Roma - Respinto dal Consiglio di Stato il ricorso dellimpresa agricola guidata da Giorgio Fidenato, leader della battaglia pro Ogm, che aveva impugnato il decreto del Governo che vieta la coltura del mais Mon8010 prodotto dalla Monsanto. Valutazioni positive dalla Coldiretti che co sidera gli Ogm "un modello di sviluppo grande alleato della omologazione egrande nemico del "made in Italy".  Per il governatore del Veneto Luca Zaia e' "u a grande vittoria dell'agricoltura di qualita'". - (agiellenews.it)

 

(AGIELLE) - Galvagni (Cisl): Expo, garantire Scala e servizi pubblici il 1° maggio, intesa tra confederali
08/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Danilo Galvagni, segretario milanese della Cisl, interviene sulla decisione dei lavoratori della Scala  che aderiscono alla Cgil - di disertare la Turandot il primo maggio. "Non è il caso di invocare soluzioni drastiche per convincere i lavoratori della Scala ad aprire il sipario della Turandot". Dice Galvagni commentando le parole di Renzi. "Dovrebbe bastare il buon senso. Una cosa è certa, il problema riguarda tutta la città e i suoi servizi nella giornata di apertura d Expo il primo maggio. Non credo si possa affidare, ad esempio, il servizio di trasporto pubblico e le altre attività di accoglienza in città, al lavoro volontario. Occorre una presa di posizione chiara e forte dei sindacati confedreali, per dissolvere equivoci che possono costare cari a Milano e all'Expo". - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Rai: Galvagni (Cisl), sede Lombardia patrimonio pluralismo e democrazia
23/02/2015

(AGIELLE) - Milano - “Capisco che le critiche televisive, anche in casa Rai, disturbino il manovratore – dice Danilo Galvagni, segretario milanese della Cisl, in riferimento alle proposte del Pd di ridimensionamento della Rai - ma Richetti sbaglia di grosso  perché la Rai deve poter continuare a rappresentare i fatti in modo diverso, non omologato, salvaguardando la pluralità. Anche sulle sedi regionali il Pd sbaglia, la Rai di Milano ha fatto la storia della televisione, oltre ad essere un polo essenziale della informazione e della comunicazione televisiva. Ricordo a Richetti che Milano è da sempre la capitale della editoria e della innovazione. Ma se l’obiettivo è cedere il campo a Mediaset, basta saperlo. La Cisl non è d’accordo e farà quanto necessario perché il centro di produzione e la sede Rai di Milano rimanga una eccellenza in un settore vitale per il lavoro e la democrazia”, conclude Galvagni. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Lavoro: Madia, sicuro il ricollocamento tutti dipendenti Province
23/02/2015

(AGIELLE) - Milano – Il ministro per la Pa  Marianna Madia, a Milano per un convegno alla Bocconi ha detto:  "Nella legge di Stabilità abbiamo bloccato per due anni le assunzioni negli enti territoriali e dello Stato proprio per dare priorità alla mobilità dei dipendenti delle Province che non lavorano più nelle Province:  è sicuro che ognuno di questi dipendenti troverà  una collocazione in un'altra amministrazione pubblica".  - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Rai: Galvagni (Cisl), sede Lombardia patrimonio pluralismo e democrazia - RPT
23/02/2015

(AGIELLE) - Milano - “Capisco che le critiche televisive, anche in casa Rai, disturbino il manovratore – dice Danilo Galvagni, segretario milanese della Cisl, in riferimento alle proposte del Pd di ridimensionamento della Rai - ma Richetti sbaglia di grosso  perché la Rai deve poter continuare a rappresentare i fatti in modo diverso, non omologato, salvaguardando la pluralità. Anche sulle sedi regionali il Pd sbaglia, la Rai di Milano ha fatto la storia della televisione, oltre ad essere un polo essenziale della informazione e della comunicazione televisiva. Ricordo a Richetti che Milano è da sempre la capitale della editoria e della innovazione. Ma se l’obiettivo è cedere il campo a Mediaset, basta saperlo. La Cisl non è d’accordo e farà quanto necessario perché il centro di produzione e la sede Rai di Milano rimangano una eccellenza in un settore vitale per il lavoro e la democrazia”, conclude Galvagni. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Micron: Cisl, percorso condiviso per salvaguardare l'occupazione
03/02/2015

(AGIELLE)  - Milano - Si è concluso con un verbale di riunione che ha condiviso il percorso proposto dal governo l'incontro di oggi pomeriggio tra sindacati e Micron. Gli impegni prevedono la proroga dell'accordo del 9 aprile 2014 e degli strumenti in esso contenuti, in particolare: prolungamento della cassa integrazione fino al 21 luglio 2015; mobilità volontaria con 14 mensilità di incentivo; assunzioni da parte di StM (verranno proposte altre 10 assunzioni entro il 20 aprile 2015, portando il totale dei lavoratori assorbiti da Stm a n. 173); impegno di Micron a cercare 18 proposte di lavoro. “Sono state accolte le sollecitazioni e le proposte da noi avanzate al governo e alle aziende - afferma Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim per Micron -. Abbiamo sempre spinto affinché ci fosse una gestione responsabile dei problemi occupazionali evitando forzature e atti unilaterali dell'azienda”. “Micron sappia però che la vertenza potrà dirsi conclusa quando sarà raggiunto l'obiettivo "esuberi zero" e tutti i lavoratori avranno una collocazione occupazionale certa e adeguata - aggiunge -. Il rilancio delle aziende passa dalla giusta valorizzazione dei lavoratori, in termini di riconoscimento delle competenze e di promozione della buona occupazione”. - (agiellenews.it)

FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI: I LAVORATORI APPROVANO L'ACCORDO ECONOMICO SIGLATO DAI SINDACATI
16/02/2015

Piena adesione mediante referendum dei lavoratori della FSM all'accordo siglato dai sindacati con la direzione dell'ente per il risanamento del bilancio ed il rilancio aziendale.
In particolare per la dirigenza medica i consensi hanno avuto l'81,40 % di media nazionale.
Grande soddisfazione della Cisl-Medici per il consenso e la fiducia riscontrata da parte dei medici. Il grande impegno profuso è stato ben ricompensato e rende sempre più valida l'importanza ed il valore del nostro sindacato. Il fronte compatto Cisl-Medici e Cisl-FPS ha  sicuramente giocato un ruolo determinante.
Il futuro pare un po' più lieve, ma sarà sempre necessaria la contemporanea presenza ed apporto di sostegno da parte delle  istituzioni regionali, che dovranno far sentire ancora di più la loro voce.
Per i sindacati il grande valore è quello di aver avuto il riconoscimento di aver lavorato bene ed uniti per la tutela dei lavoratori e a difesa della salute dei cittadini.

 

Dott. Danilo Mazzacane
Delegato dalla segreteria regionale Lombardia e dalla segreteria nazionale Cisl Medici

 

(AGIELLE) - Lombardia: Referendum autonomia, la Commissione dice sì a maggioranza
04/02/2015

(AGIELLE) - Milano - La Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Stefano Carugo (Ncd), ha approvato oggi la proposta di referendum per l’attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. A favore i gruppi di maggioranza, astenuto il Movimento 5 Stelle, contrari Pd e Patto Civico. Il  quesito referendario, che ora passerà al vaglio del Consiglio regionale, è il seguente:  “Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’ attribuzione di particolari condizioni di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?”. Il relatore, Stefano Bruno Galli (Lista Maroni), ha espresso soddisfazione per il testo uscito dal tavolo del gruppo di lavoro: “Questo è un referendum che dà voce al popolo lombardo e a una regione che vanta oltre 50 miliardi di residuo fiscale e pesa per il 21% del pil nazionale – ha detto in Commissione – Il quesito è essenziale perché le specifiche sulle materie in cui si reclama maggior autonomia saranno contenute nella apposita risoluzione che accompagnerà il provvedimento”. Soddisfazione per il lavoro svolto è stata espressa dal presidente della Commissione, Stefano Carugo. I consiglieri Fabio Pizzul (Pd) e Roberto Bruni (Patto Civico) hanno motivato il voto contrario ritenendo il quesito “pleonastico” perché privo di indicazioni specifiche riguardo alle materie su cui chiedere più autonomia e di richieste diverse da quanto già previsto dalla Costituzione. “Resta poi - hanno aggiunto - il tema della sproporzione fra costo e utilità effettiva”. Il consigliere Dario Violi (M5S), sottolineando la condivisione del percorso fatto nel gruppo di lavoro, ha motivato l’astensione anche per il mancato accoglimento di un emendamento che chiedeva di togliere i dati relativi al residuo fiscale, “particolare che nulla ha a che vedere con la proposta referendaria”. Il capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo giudica il referendum un “passaggio fondamentale per sostenere con l’appoggio del popolo una svolta istituzionale urgente e mettere un freno alla deriva centralista in atto”. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Milano: Banche, sindacati, sit-in dei dipendenti Bcc a Montichiari
25/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Venerdì 27 febbraio, in contemporanea al sit-in di protesta a sostegno del contratto nazionale e dell’integrativo regionale, i sindacati regionali di categoria Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, hanno organizzato una conferenza stampa per le  10.30 a Montichiari, in via Trieste 62, davanti alla sede della Bcc del Garda, presieduta da Alessandro Azzi, presidente di Federcasse e della Federazione Lombarda Bcc.
Analoghe iniziative si terranno in altrettante piazze d'Italia, sedi di Bcc fortemente rappresentative: Bologna, Alba, Roma, Salerno, Padova, Faenza, Castellana, Grotte, Cosenza. “I dipendenti delle Bcc italiane sono uniti a sostegno e in difesa del contratto nazionale di lavoro e del contratto integrativo regionale che verranno disapplicati a partire dal 1 aprile 2015 - affermano i sindacati in una nota unitaria - La disapplicazione, ovvero una minaccia gravissima per tutto il mercato del lavoro italiano”. La vertenza interessa 37.000 dipendenti in Italia, di cui 6500 in Lombardia e 1800 nelle 9 Bcc bresciane. A sostegno delle richieste sindacali sono proclamate due giornate consecutive di sciopero, il 2 e 3 marzo 2015. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Uil: Expo rischia di essere occasione mancata
04/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Expo è ormai alle porte ed è l’evento più importante per l’Italia negli ultimi vent’anni. Le enormi aspettative del Paese e della città di Milano potrebbero essere messe a rischio e svuotate di valore. Le risorse necessarie per affrontare l’evento da parte del Comune di Milano erano state quantificate in 119 mln di euro, il taglio inserito in Legge di Stabilità dal Governo Renzi è risultato pari al 50%. Pur consapevoli della crisi che sta investendo il Paese, riteniamo che queste risorse non siano sufficienti a garantire i maggiori servizi richiesti per far fronte alle esigenze che una città come Milano dovrà mettere in campo ed il danno d'immagine che ne potrebbe scaturire rischia di superare di gran lunga il valore di un ipotetico risparmio. Aziende di trasporto, Igiene Ambientale e municipalità potrebbero non poter rispondere adeguatamente e far fronte alle esigenze di tutti i visitatori che si riverseranno sul sito Expo e sulla città. Non accetteremo che si addossino  responsabilità ai lavoratori che per sei mesi staranno quotidianamente sul pezzo, diversamente andranno ricercate in chi sta attuando una politica miope, noncurante degli allarmi che giungono da più parti.  Le Nostre preoccupazioni si evidenziano su due temi fondamentali: Non è pensabile che a fronte di insufficienti  finanziamenti per il maggior servizio richiesto, si possa sperare esclusivamente nella disponibilità e responsabilità di chi quotidianamente eroga questi servizi alla cittadinanza. Se i maggiori oneri fossero imputati alle  Aziende inciderebbro significativamente sulla loro tenuta economica e sui bilanci futuri, rischiando di generare nel tempo un peggioramento dei servizi erogati ai cittadini. A ciò si aggiungano i tagli annunciati dalla Regione e la volontà di riduzione del corrispettivo da parte del Comune di Milano. Servono al contrario maggiori risorse per la riuscita di Expo e garantire l'operatività delle Aziende anche in futuro.  Riteniamo pertanto di estrema urgenza l'istituzione di un tavolo congiunto di confronto tra Regione, Comune, Aziende e organizzazioni sindacali, necessario per affrontare al meglio le criticità che saremo chiamati a gestire. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Milano: Lavoro, Osservatorio Assolombarda, in crescita la richiesta di interinali
04/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Cresce anche nel 4° trimestre 2014 la domanda di lavoratori interinali da parte delle imprese alle Agenzie per il Lavoro: + 22%, rispetto a 12 mesi fa, con un mercato trainato dagli addetti al commercio, la cui quota rispetto al totale delle richieste complessive del trimestre supera il 50% (51%). È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Osservatorio Assolombarda, realizzato in collaborazione con le Agenzie per il Lavoro, che monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori interinali formulata dalle imprese alle agenzie. “L’analisi dell’Osservatorio non restituisce solo uno spaccato dell’andamento del mercato del lavoro percepito dalle Agenzie di intermediazione ma offre anche, in termini più prospettici, una graduatoria dei profili maggiormente ricercati e dei quali le aziende hanno più bisogno – dichiara Mauro Chiassarini, vicepresidente di Assolombarda con delega al lavoro e all’occupazione – La difficoltà, per esempio, a reperire alcune figure tecniche rappresenta un’indicazione da non sottovalutare anche considerando che è stata rilevata in un periodo di sostanziale immobilità della domanda di lavoro. È necessario, pertanto, porvi rimedio per evitare che diventi un elemento negativo ai fini della ripresa economica”. Il contributo più significativo all’incremento della domanda di lavoratori interinali deriva dal forte aumento delle richieste degli Addetti al commercio, che rispetto allo stesso periodo del 2013 (34% del totale) hanno raggiunto, alla fine del 2014, il 51% delle richieste alle Agenzie per il Lavoro. Di questi i 2/3, circa il 35% dei lavoratori interinali intermediati sul mercato del lavoro tra ottobre e dicembre, sono Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione. E, rispetto alla percentuale relativa alle attività di ristorazione, la maggior parte sono cuochi (65%), il 18% sono esercenti di ristoranti, fast food e pizzerie e il 10% sono camerieri di ristorante. In aumento, tra le figure più ricercate, anche i conduttori di impianti (+15%) e i tecnici (+7%), in particolare quelli di apparecchiature ottiche e audio-video. In calo, invece, le richieste di Impiegati esecutivi (-13%), di operai specializzati (-12%) e di personale non qualificato (-25% nel 4° trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013). Se è vero che l’analisi ancora non intercetta una ripresa delle attività manifatturiere, sul fronte della reperibilità le agenzie di intermediazione segnalano anche per l’ultimo trimestre 2014 difficoltà a reperire alcune figure tecniche, in particolare i tecnici in campo ingegneristico. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Milano: Chiusura uffici postali, Scanagatti (Anci), lettera alla direzione generale
04/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Il presidente dell'Anci Lombardia e sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, ha scritto chiedendo un incontro urgente alla direzione regionale di Poste Italiane riguardo la notizia, emersa in seguito a un incontro tra i vertici dell’azienda e i sindacati, secondo cui la società avrebbe confermato la chiusura di 65 uffici postali e l’apertura parziale di 120 solo per 2 giorni alla settimana in Lombardia. Per il presidente dell'Anci, che ricorda come le Poste svolgano un servizio indispensabile e universale anche in molti piccoli comuni, è necessario e urgente capire motivazioni e modalità di quella che sembra essere una decisione già assunta ma senza il dovuto confronto. “Vogliamo capire - spiega Scanagatti - e se possibile scongiurare la chiusura di sportelli in aree nelle quali soprattutto le fasce deboli della popolazione, come gli anziani ma anche famiglie non ancora dotate di servizi come internet, rischiano di essere penalizzate in modo inaccettabile. In molte zone della Lombardia la chiusura dell’ufficio postale rappresenterebbe la totale desertificazione sociale e dei servizi, se pensiamo che molte pratiche e pagamenti tributi si svolgono in posta. Va ricordato anche che come associazione stiamo purtroppo rilevando numerose segnalazioni sia nei piccoli comuni sia nei quartieri periferici delle grandi città su malfunzionamenti e ritardi nel recapito della posta. Siamo convinti, a prescindere da considerazioni  sull’annunciata privatizzazione, che le Poste siano un soggetto importante per il Paese e che su molti fronti si siano ben attrezzate per affrontare le sfide del futuro, a cominciare da quella relative a investimenti e progetti finanziari alla portata di tutti. Ciò non toglie che non sia possibile abdicare a una funzione che, anche con il contributo di tante generazioni di cittadini, ha fatto delle Poste Italiane una delle istituzioni più importanti del nostro Paese”. - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Milano: Sistema allevatori, sindacati, chiesto un tavolo regionale
04/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil rendono noto che: "Nella giornata di ieri, si è tenuto l'incontro in Regione Lombardia, alla presenza dell'assessore all'Agricoltura, Gianni Fava, e dell'assessore al Lavoro, Valentina Aprea. Come da nostra richiesta, all'ordine del giorno della discussione c’era il sistema allevatori della nostra regione, con particolare attenzione alla grave situazione di Anafi, di Sata e di tutto il settore Apa. Per quanto ci riguarda abbiamo illustrato tutte le criticità del settore, diversificando le varie realtà, e abbiamo ribadito la nostra convinzione di trovarci al punto di un collasso, con forte crisi occupazionale. È stato ribadito inoltre che alle porte di Expo 2015 la nostra regione non può trovarsi di fronte alla possibilità che tutto il settore in questione rischi di essere cancellato per cavilli burocratici che non permettono di sbloccare il finanziamento indispensabile per continuare l'attività. A conclusione dell'incontro, abbiamo richiesto un tavolo di emergenza sul sistema allevatori, chiedendo la partecipazione del ministero dell'Agricoltura, della Regione Lombardia e di Arifil, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Aral, Anafi e Aia". - (agiellenews.it)

CRISI, OLTRE 142 MILIONI DI ORE DI CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA IN LOMBARDIA NEL 2014
05/02/2015

Con oltre 142 milioni di ore autorizzate e un incremento del 39,9% sull'anno scorso esplode la cassa integrazione straordinaria in Lombardia nel 2014. Addirittura, fatto mai registrato nella storia degli ammortizzatori sociali, è quasi il doppio della cassa ordinaria, che con 76.353.207 ore registra invece un calo del 26,5%. E' quanto emerge dall'elaborazione dei dati Inps condotta dal dipartimento Mercato del lavoro della Cisl lombarda.

 

“I dati definitivi sul 2014 purtroppo confermano le nostre preoccupazioni e previsioni - commenta Osvaldo Domaneschi, segretario generale Cisl Lombardia -. Da subito occorre varare un piano di rilancio del settore manifatturiero, basato  su incentivi all'innovazione e strategie industriali condivise.  Imprese e Regione, se ci sono, battano un colpo - aggiunge -. Bisogna aggredire questa crisi, puntare sul rilancio dell'occupazione giovanile, invertire la tendenza e sfruttare da subito tutte le possibilità date anche da timidi segnali di ripresa”.


Complessivamente, le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps nel 2014 sono oltre 272 milioni, (+8,2%) e per il quarto anno consecutivo sono in crescita. Gli andamenti delle diverse tipologie, però, sono nettamente diversificati e l'impennata della cassa straordinaria (+39,9%) appesantisce il quadro. Si alleggerisce il ricorso alla cassa ordinaria (- 26,5%) ma aumentano le ore autorizzate per la cassa in deroga (+16,7%), con il commercio che segna un preoccupante +35,4%. Nell'artigianato, comunque sostanzialmente stabile, sono nettamente in difficoltà l'edilizia (+53,5% delle ore autorizzate rispetto all'anno scorso) e l'agroalimentare (+35,3%), mentre si registra una lieve diminuzione nella moda (-14,3%) e nel metalmeccanico (-13%) che comunque con oltre 8 milioni di ore autorizzate si conferma il ramo artigiano in maggiore sofferenza. Quanto ai territori, Mantova con un incremento del 66% delle ore autorizzate e Sondrio con un +61,6% si segnalano con le province che nel 2014 hanno pagato alla crisi il prezzo più alto. Seguono Milano (+24,2%), Lodi (+16,4%), Cremona (+14%) e Brescia (+10,4%). In controtendenza sul 2013 Como (-9%), Pavia (-7,2%), Varese (-6,72%) e Bergamo (-5%).

(AGIELLE) - Milano: La Carta di Milano, Galvagni (Cisl), speriamo non si traduca in una parata a beneficio di Renzi
06/02/2015

(AGIELLE) - Milano - In vista dell'incontro di domani sabato 7 febbraio, all'Hangar Bicocca, con al centro "Le idee per Expo. Verso la Carta di Milano" e al quale parteciperà il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl Milano, dichiara: "Domani si inizierà a discutere di contenuti in vista di Expo. Meglio tardi che mai. La speranza e che la convention dedicata alla Carta di Milano non si traduca in una parata a beneficio di Renzi e dei suoi ministri ma che avvii un percorso serio in due direzioni. La prima, tutta solidale, in direzione di una collaborazione vera, non strumentale, con quei paesi, a partire dal bacino del Mediterraneo, che hanno seri problemi di approvvigionamento alimentare e idrico. La cooperazione internazionale deve tornare a essere un tema all'ordine del giorno nonostante la crisi. La seconda scelta prioritaria riguarda il mondo agroalimentare italiano e lombardo, in tutta la sua filiera. Una realtà fatta di eccellenze e lavoro, che vanno valorizzate. E qui l'azione del Governo, che ha perso, durante il semestre a guida italiana, l'occasione per affermare il "made in", è sembrata particolarmente appannata. La "Carta di Milano", si dice, sarà portata alle Nazioni Unite. Bene, ma facciamo in modo che aiuti anche il lavoro, le famiglie e le imprese italiane". - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Agricoltura: Respinto ricorso pro Ogm
06/02/2015

(AGIELLE) - Roma - Respinto dal Consiglio di Stato il ricorso dellimpresa agricola guidata da Giorgio Fidenato, leader della battaglia pro Ogm, che aveva impugnato il decreto del Governo che vieta la coltura del mais Mon8010 prodotto dalla Monsanto. Valutazioni positive dalla Coldiretti che co sidera gli Ogm "un modello di sviluppo grande alleato della omologazione egrande nemico del "made in Italy".  Per il governatore del Veneto Luca Zaia e' "u a grande vittoria dell'agricoltura di qualita'". - (agiellenews.it)

 

OGNI ANNO 800 NUOVE DONNE SULLE STRADE MILANESI. LA DIOCESI PER LE VITTIME DELLA TRATTA
09/02/2015

Domani, martedì 10 febbraio, in occasione della prima Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone - celebrata in tutto il mondo l’8 febbraio - l’Arcidiocesi di Milano, la Caritas Ambrosiana, Migrantes e il Centro missionario Pime promuovono un momento di preghiera in Duomo presieduto dal card. John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria) durante l’incontro “Evangelizzare le grandi metropoli oggi”.

Secondo i dati della Caritas, ogni anno 800 nuove donne finiscono sulla strada a Milano. Almeno una su cinque è nigeriana.

«Rispetto a qualche tempo fa, in particolare, le donne nigeriane sono ancora più deboli di un tempo e con un maggiore carico di sofferenza sulle loro spalle. Qualche anno fa le organizzazioni criminali che le sfruttavano garantivano un modo relativamente semplice per arrivare in Europa. Oggi le donne prima di finire sulle strade di Milano hanno spesso compiuto viaggi di anni, attraverso le frontiere africane. C’è chi ha attraversato il deserto, poi il Mediterraneo, in mano ad organizzazioni sempre più spietate», osserva suor Claudia Biondi, responsabile area tratta e prostituzione di Caritas Ambrosiana.

Onaiyekan è un cardinale di spicco della Chiesa africana. La sua Diocesi di Abuja conta più di mezzo milione di battezzati su una popolazione che supera i 3 milioni di abitanti. È una figura profetica soprattutto per il suo impegno per la pace in Nigeria, dove la situazione è drammatica per i continui scontri interni. Egli ha preso posizioni molto decise rispetto all’integralismo islamico e ai fondamentalisti di Boko Haram, fomentatori di un odio che travalica le appartenenze religiose come ha più volte stigmatizzato Onaiyekan ricordando le vittime cristiane e musulmane.

La visita del vescovo di Abuja rientra nel progetto «Evangelizzare le grandi metropoli oggi», voluto dall’arcivescovo Angelo Scola, e che ha già visto presenti in Duomo i cardinali Schönborn (Vienna), Tagle (Manila) e O’Malley (Boston).

Come i precedenti incontri con gli altri testimoni della Chiesa universale, anche quello con Onaiyekan sarà articolato in due momenti: in Duomo alle 10 con i preti e i diaconi e, sempre nella Cattedrale, alle 21, con tutti i fedeli.

 

POSTE, ADICONSUM DENUNCIA AUMENTO DEI DISSERVIZI. NO ALLA CHIUSURA DI 61 UFFICI LOMBARDI
09/02/2015

Sono in continuo aumento i disagi segnalati dai cittadini lombardi che si recano in posta. Code interminabili, uffici improvvisamente chiusi per guasti tecnici, sovraffollamento degli sportelli, sistemi informatici spesso in tilt: sono solo alcuni dei disservizi registrati dalle sedi di Adiconsum Lombardia, l'associazione  promossa dalla Cisl per la tutela dei consumatori.

 

“Nel corso dell'ultimo anno lamentele e segnalazioni da parte dei cittadini sono aumentate in misura esponenziale – afferma Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia –. A fronte di una situazione già tanto difficile è inaccettabile che Poste preveda per la Lombardia la chiusura definitiva di ben 61 uffici postali e l'apertura a giorni alterni per altri 121. E' una chiara scelta dettata dall'intenzione di concentrare la presenza di Poste Italiane solo nelle zone più ricche, rischiando di minare ulteriormente la coesione sociale, creando ulteriori disagi per la clientela che vede aumentare i tempi di attesa e la qualità dei servizi erogati e di azzerare le grandi opportunità che la rete, fisica e infrastrutturale, potrebbe offrire ai cittadini e all'intera economia regionale”. 


Secondo Adiconsum Poste Italiane si muove quasi esclusivamente verso i settori che creano profitto, come finanza, assicurazioni e telefoni, sottovalutando sempre di più che il recapito della corrispondenza spetta a tutti i cittadini. Sulle problematiche aperte dalla riorganizzazione di Poste Italiane, l'associazione sollecita l'apertura di un tavolo di confronto con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori, ma anche degli enti locali.

 

 


 

EXPO 2015 – ISTITUTO TONIOLO: IL 78% DEI GIOVANI SI DICE EXPO-OTTIMISTA
10/02/2015

I giovani sono in larga misura pronti a scommettere sul successo di Expo 2015. La maggioranza la considera un’opportunità da cogliere e larga è la voglia di partecipare.  Miglioramento dell’immagine di Milano, potenziamento dei servizi, possibilità occupazionali.  Sono queste alcune delle ricadute positive che l’Esposizione avrà secondo le nuove generazioni. Volendo sintetizzare con un voto, EXPO 2015 è promossa dai giovani con un 7 di incoraggiamento.

 

E’ quanto emerge dall’indagine “Giovani ed Expo” su un campione di 1.783 giovani tra i 19 e i 32 anni, nell’ambito del Rapporto Giovani (www.rapportogiovani.it), promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica.

 

La grande maggioranza degli intervistati vede e riconosce ricadute positive nel complesso su molti aspetti sia verso la promozione del tema di EXPO 2015 sia per Milano, la sua immagine nel mondo e la sua crescita economica.

 

I risultati evidenziano un atteggiamento nel complesso positivo dei giovani italiani verso EXPO 2015. Ne riconoscono alcuni limiti, ma la grande maggioranza la ritiene una occasione importante da cogliere e una opportunità per Milano e l’Italia. L’auspicio, insomma, è che assieme alle ricadute positive per l’immagine internazionale, vi siano anche benefici per l’economia e l’occupazione.

 

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(AGIELLE) - Milano: Expo, Zambelli (Cisl), subito incontro con agenzie interinali, no dumping contrattuale
11/02/2015

(AGIELLE) - Milano - “Le intese sul lavoro per Expo devono tradursi in fatti concreti”,  insiste Renato Zambelli della segreteria Cisl di Milano.  “Apprezzabile l’impegno delle agenzie di lavoro interinale (il riferimento è a ManPowerGroup ndr) e le dichiarazioni d’intesa coi sindacati confederali,  ma essere d’accordo vuol dire scegliere la strada dei fatti concreti non solo delle parole. Ormai bisogna andare oltre le parole e costruire assieme occasioni di lavoro limpide.  Abbiamo inviato a metà gennaio, proprio alle agenzie di lavoro interinale, ad Assolavoro, al ministero del Lavoro e a Maurizio Martina che ha delega su Expo,  una lettera che mette in primo piano la necessità di evitare il dumping contrattuale e fissa i paletti per creare lavoro in modo trasparente. Ad oggi nessuna risposta.  Mancano due mesi e mezzo all’evento e servono decisioni rapide, anche per consentire a chi sarà impiegato nella Esposizione universale l’opportunità di formarsi e costruire un percorso che guardi anche al dopo Expo”, conclude Zambelli. - (agiellenews.it)
 

POSTE, APERTA VERTENZA CONTRO L'AZIENDA PER LA CARENZA DI PERSONALE AGLI SPORTELLI
18/02/2015

Con una comunicazione formale inviata oggi, i sindacati di categoria Slp Cisl, Slc Cgil, Ugl, Failp Cisal, Confsal Comunicazioni regionali hanno aperto la vertenza nei confronti di Poste Lombardia, denunciando un'insostenibile carenza agli sportelli degli uffici postali che ha raggiunto livelli insopportabili di criticità.

“Gli uffici postali con innumerevoli postazioni vuote, distacchi e trasferte sempre maggiori, convocazioni per corsi di formazione e per svariati altri motivi oltre l’orario d’obbligo, dilatazione dei tempi di attesa ed improvvise immotivate quotidiane chiusure degli uffici – afferma Giuseppe Marinaccio, segretario generale Slp Cisl Lombardia - è la dimostrazione evidente di una diffusa carenza strutturale alla quale l’azienda intende in piccola parte sopperire con chiusure e razionalizzazioni di uffici”.

A questo vanno aggiunte le numerose richieste sindacali d'incontro, rimaste senza risposta, per discutere di importanti ed urgenti argomenti riguardanti l’operatività quotidiana e le conseguenti ricadute sul personale e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

“Una politica così spinta di risparmio sui costi attuata con tagli di personale con perdita di qualità in tutti i servizi, chiusure di uffici ed abbandono del territorio nei piccoli comuni e territori già disagiati per la carenza di servizi ed infrastrutture – afferma Marinaccio - non è accettabile se attuata da un’azienda a totale capitale pubblico che da 11 anni produce consistenti utili di bilancio”.

Aperto formalmente il conflitto di lavoro, i sindacati attendono ora la convocazione dell'azienda. “Auspichiamo che finalmente ci diano risposte positive – conclude Marinaccio – diversamente avvieremo tutte le iniziative necessarie per dare soddisfazione ai lavoratori e ai cittadini, penalizzati dalle carenze di personale”. 

(AGIELLE) - Jobs Act: Furlan (Cisl), intervento parziale, serve più coraggio
20/02/2015

(AGIELLE) - Roma - "E' un primo intervento  solo parziale. Avremmo voluto un atteggiamento  più coraggioso del Governo sulla effettiva abolizione delle forme di precarietà dei giovani". E' quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan commentando a caldo l'approvazione da parte del Cdm dei decreti attuativi del Jobs act. "E' chiaro che bisognerà leggere attentamente i testi prima di dare un giudizio completo sui provvedimenti del Governo. Ma l'esultanza  del Presidente del Consiglio è assolutamente ingiustificata perché con queste norme cambierà poco e niente.  Da un lato, si sceglie positivamente di incentivare il contratto a tempo indeterminato, dall'altro si inserisce la norma sui licenziamenti collettivi che sia le commissioni parlamentari, sia il sindacato avevano in più occasioni criticato in maniera dettagliata. E' certamente un fatto importante  che si sia lasciato il reintegro per i licenziamenti discriminatori e disciplinari, come aveva chiesto ripetutamente  la Cisl in questi mesi.  Così come è importante aver cancellato dalle tipologie contrattuali gli associati in partecipazione. Ma per il resto non c'è ancora la svolta che la Cisl auspicava sulla effettiva cancellazione delle altre forme di precarietà selvaggia, sottopagate e senza tutele che sono proliferate in questi anni nel mondo del lavoro. La Cisl, per quanto ci riguarda, continuerà a battersi per affidare le materie del lavoro alla contrattazione, che è oggi lo strumento più efficace per favorire gli investimenti, la produttività, le riorganizzazioni aziendali e garantire l'ingresso stabile dei giovani nel mondo del lavoro. Non permetteremo a nessuno di mettere in discussione diritti consolidati dei lavoratori che oggi vengono messi a rischio dalle norme sui licenziamenti collettivi". - (agiellenews.it)

(AGIELLE) - Milano: Casa, Comune, a 4350 famiglie il contributo per l'affitto
23/02/2015

(AGIELLE) - Milano - Saranno 4.350 le famiglie milanesi indigenti che beneficeranno del Fondo Sostegno Affitti e che, grazie alle maggiori risorse stanziate dal Comune di Milano, potranno ricevere fino a 1.337 euro come contributo per pagare il canone di locazione di case private. Lo comunica l’assessore alla Casa e Demanio, Daniela Benelli, che spiega: “L’emergenza abitativa che ha colpito Milano, aumentando esponenzialmente gli sfratti per morosità incolpevole e allungando le liste d’attesa per le case popolari, nasce dalla difficoltà che sempre più famiglie incontrano nel sostenere l’affitto privato. In questo particolare momento, è doveroso che l’Amministrazione comunale impieghi tutte le risorse a disposizione per sostenere i cittadini in difficoltà”. Il Fondo Sostegno Affitti è cofinanziato ogni anno da Regione Lombardia e Comune di Milano e si rivolge alle famiglie in affitto privato con reddito Isee-Fsa fino a un massimo di 9.500 euro. Dopo la raccolta delle domande da parte dei Comuni, visto l'elevato numero di richieste, la Regione Lombardia ha abbassato il contributo massimo a famiglia da circa 2.000 a 940 euro. Per questo motivo il Comune di Milano ha deciso di integrare con proprie risorse la quota di cofinanziamento a suo carico, elevandola da 630 mila a 2 milioni e 80 mila euro. Questo consentirà di mettere a disposizione delle famiglie i seguenti contributi: le 2.131 famiglie con Isee-Fsa non superiore a 5.500 euro riceveranno fino a un massimo di 1.337 euro, le 2.222 famiglie con Isee-Fsa tra 5.500 e 9.500 euro riceveranno fino a un massimo di circa 1.000 euro. Il Fondo complessivamente erogato sarà di 4 milioni e 860 mila euro, di cui 2 milioni e 80 mila euro a carico del Comune di Milano. “Questi maggiori contributi – conclude l’assessore  – sono la risposta concreta del Comune di Milano al bisogno abitativo espresso dalla città. Un bisogno testimoniato anche dalle numerose richieste arrivate per accedere al fondo”. - (agiellenews.it)

Legnano. Il celebrazione dei 70 anni della Resistenza
23/02/2015

-  La Cisl Milano Metropoli  ha aderito convintamente al fitto programma di iniziative messe in cantiere in collaborazione con CGIL Ticino Olona, UIL  CST Ovest Milano Lombardia all’interno del Comitato Lombardo “In Treno per la Memoria” al fine di celebrare i 70 anni della Resistenza e la liberazione del nostro Paese e dell’Europa dal nazifascismo.  Il primo appuntamento in agenda è fissato per giovedì 12 marzo, alle 20,30, presso il Circolone di Legnano in via San Bernardino, 12.

70 anni da Auschwitz all’Europa” questo il tema della serata che vedrà la presenza del Professor Raffaele Mantegazza, dell’Università Milano – Bicocca e, a seguire, lo spettacolo teatrale a cura di Emanuele Scataglini e Barbara Rosenberg con Renato Spadari dal titolo “Pa am Achat”.

“Sarà – spiega Giuseppe Oliva componente della Segreteria della CISL Milano Metropoli  – un’occasione importante per riflettere su cosa ha significato la Resistenza per il popolo italiano e per le sorti future del nostro Paese. Ma, più ancora, – continua Oliva – potremo, con il contributo di un esperto della materia ripercorrere questi 70 anni di storia, la fine dei totalitarismi, l’avvio del percorso per la costruzione di un’Europa dei popoli in cui la Libertà e la pacifica convivenza debbono essere le basi anche per la costruzione del futuro. Un messaggio oggi quanto mai attuale – conclude il dirigente cislino – alla luce di uno scenario così instabile e, certamente, non privo di preoccupazioni a livello internazionale”. 

(AGIELLE) - Jobs Act: Furlan (Cisl), intervento parziale, serve più coraggio
23/02/2015

(AGIELLE) - Roma - "E' un primo intervento  solo parziale. Avremmo voluto un atteggiamento  più coraggioso del Governo sulla effettiva abolizione delle forme di precarietà dei giovani". E' quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando a caldo l'approvazione da parte del Cdm dei decreti attuativi del Jobs act. "E' chiaro che bisognerà leggere attentamente i testi prima di dare un giudizio completo sui provvedimenti del Governo. Ma l'esultanza  del presidente del Consiglio è assolutamente ingiustificata perché con queste norme cambierà poco e niente.  Da un lato, si sceglie positivamente di incentivare il contratto a tempo indeterminato, dall'altro si inserisce la norma sui licenziamenti collettivi che sia le commissioni parlamentari, sia il sindacato avevano in più occasioni criticato in maniera dettagliata. E' certamente un fatto importante  che si sia lasciato il reintegro per i licenziamenti discriminatori e disciplinari, come aveva chiesto ripetutamente  la Cisl in questi mesi.  Così come è importante aver cancellato dalle tipologie contrattuali gli associati in partecipazione. Ma per il resto non c'è ancora la svolta che la Cisl auspicava sulla effettiva cancellazione delle altre forme di precarietà selvaggia, sottopagate e senza tutele che sono proliferate in questi anni nel mondo del lavoro. La Cisl, per quanto ci riguarda, continuerà a battersi per affidare le materie del lavoro alla contrattazione, che è oggi lo strumento più efficace per favorire gli investimenti, la produttività, le riorganizzazioni aziendali e garantire l'ingresso stabile dei giovani nel mondo del lavoro. Non permetteremo a nessuno di mettere in discussione diritti consolidati dei lavoratori che oggi vengono messi a rischio dalle norme sui licenziamenti collet tivi". - (agiellenews.it)

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